Anche i server inquinano: ecco quanto consuma il tuo IT invisibile

1. L’impatto ambientale nascosto dell’IT sulla sostenibilità digitale

Quando si parla di sostenibilità aziendale, l’attenzione si concentra spesso su trasporti, produzione o packaging. Ma c’è un’altra area che consuma energia in modo silenzioso ma costante: l’infrastruttura IT. Server, storage, switch, dispositivi di rete e soprattutto i data center sono i polmoni digitali delle imprese moderne… e consumano molto di più di quanto si pensi.

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), i data center e le reti rappresentano oggi quasi il 3% del consumo globale di elettricità, una quota che potrebbe raddoppiare entro il 2030 per effetto della digitalizzazione e della diffusione di tecnologie energivore come l’intelligenza artificiale e il machine learning (IEA – Data Centres and Data Transmission Networks, 2023). Secondo una ricerca di GreenPeace, Internet consuma ben il 7% dell’energia elettrica mondiale.

2. Perché i data center consumano così tanto?

Dietro le quinte di ogni e-mail, videoconferenza o app cloud, ci sono server accesi 24/7, raffreddati da impianti ad alto assorbimento e spesso distribuiti in ambienti poco ottimizzati. Alcuni dei fattori principali che influenzano il consumo energetico sono:

• Obsolescenza dell’hardware: molti data center operano ancora con server vecchi di 5 o 7 anni, molto meno efficienti dei modelli moderni. Questi hardware “datati” consumano più energia a parità di prestazioni, generando anche più calore, il che aumenta i costi di raffreddamento. Deleteri per la sostenibilità digitale.
• Gestione inefficiente dei carichi di lavoro: server sottoutilizzati o mal distribuiti comportano uno spreco di energia. Un workload mal gestito può tenere in vita decine di macchine che lavorano al 10% delle loro capacità.
• Sistemi di raffreddamento tradizionali: il raffreddamento rappresenta fino al 40% del consumo energetico totale di un data center, secondo un’analisi pubblicata dalla Harvard Business Review.
• Zombie server: si stima che fino al 30% dei server nei data center non svolgano più alcuna funzione attiva, pur restando accesi e consumando energia (Uptime Institute, 2023).

3. Strategie per ridurre l’impatto ambientale dell’IT e aumentare la sostenibilità digitale

La buona notizia? Ci sono molte strade concrete per rendere l’IT più sostenibile, senza sacrificare prestazioni o sicurezza. Ecco le principali:

• Aggiornare l’hardware: investire in server moderni a basso consumo energetico può ridurre fino al 30% il fabbisogno energetico di una sala CED.
• Virtualizzazione spinta: consolidare più carichi su un numero ridotto di macchine fisiche consente di spegnere fisicamente i server inutili.
• Ottimizzazione del raffreddamento: tecnologie come il free cooling o il raffreddamento a liquido permettono di tagliare significativamente i consumi.
• Workload automation: programmare l’accensione delle risorse IT in base agli orari di effettivo utilizzo è una strategia semplice ma molto efficace.
• Gestione sostenibile del ciclo di vita: definire policy chiare per l’acquisto, il riutilizzo e lo smaltimento delle attrezzature riduce l’impatto ambientale e promuove l’economia circolare.
• Edge computing: decentralizzare alcune risorse verso l’edge (ad es. sedi remote, fabbriche) riduce il traffico verso il data center centrale e migliora l’efficienza energetica locale.
• Approcci come “Sustainable-by-design” sono da preferire. Cambiare soluzioni o configurazioni con più soluzioni collegate una volta istallate diventano difficili da ottimizzare.

4. Il ruolo del cloud computing nella sostenibilità digitale

Anche il cloud può fare la sua parte. Le infrastrutture cloud, soprattutto quelle gestite da provider che investono in efficienza e fonti rinnovabili, hanno un impatto ambientale minore rispetto ai data center privati tradizionali.

• Efficienza energetica: i cloud provider ottimizzano su larga scala, ottenendo risultati difficili da replicare in-house.
• Elasticità: le risorse si adattano alla domanda in tempo reale: se non utilizzi una VM, viene sospesa o spenta.
• Energia rinnovabile: provider come Google, AWS e Microsoft si sono impegnati a raggiungere il 100% di alimentazione da fonti rinnovabili entro il 2030, con alcuni già al 60-70% (Microsoft Sustainability Report, 2023; Google Sustainability Portal).

Secondo uno studio Accenture, le aziende che migrano al cloud possono ridurre fino al 60% delle emissioni di CO₂legate alla propria infrastruttura IT (Accenture – The Green Behind the Cloud).

5. Best practice per una strategia IT green

Per attuare una vera transizione verde, serve metodo. Alcune pratiche da adottare:

• Monitoraggio continuo dei consumi: con strumenti come DCIM o soluzioni cloud-native è possibile tracciare in tempo reale le metriche energetiche.
• Policy aziendali chiare: scrivere e diffondere linee guida per la sostenibilità IT aiuta a mantenere un focus condiviso in tutta l’organizzazione.
• Formazione del personale: coinvolgere i dipendenti nel cambiamento è fondamentale. Dal semplice spegnimento delle postazioni alla scelta consapevole dei dispositivi, ogni gesto può contribuire.

6. Perché la sostenibilità digitale non è più un’opzione

Il tuo IT aziendale inquina più di quanto immagini. Ma può anche diventare uno dei primi ambiti su cui agire per ridurre l’impronta ambientale, dimostrare responsabilità e costruire un vantaggio competitivo.

Sostenibilità digitale significa migliorare, risparmiare, innovare. E può partire da una semplice domanda: quanto consuma davvero il tuo data center?

7. Cosa possiamo fare noi per aiutarti a rendere il tuo IT più sostenibile

Da oltre vent’anni aiutiamo le aziende a costruire infrastrutture IT più efficienti, sicure e – oggi più che mai – sostenibili. Il nostro approccio è olistico: analizziamo l’intero ecosistema digitale, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche procedurale, organizzativo e di consumo. L’obiettivo? Trovare soluzioni intelligenti che riducano sprechi, ottimizzino le risorse e semplifichino la gestione. Aiutarti a mantenere i dati sicuri e sempre disponibili, garantire la business continuity.

Collaboriamo con i migliori brand di mercato, selezionando tecnologie che coniugano alte prestazioni con basso impatto ambientale: server e storage ad alta efficienza, virtualizzazione, sistemi di monitoraggio energetico, cloud sostenibili e soluzioni per il raffreddamento intelligente. Ma la differenza vera la fa l’integrazione: progettare un’infrastruttura equilibrata, dove ogni componente è dimensionato e configurato per dare il massimo con il minimo dispendio.

Possiamo aiutarti a ridurre il consumo energetico, eliminare risorse inutilizzate, razionalizzare i processi IT e adottare strumenti per monitorare i consumi in tempo reale. E lo facciamo con un team di consulenti che conosce i vincoli normativi, le esigenze operative e le nuove sfide ESG.

La sostenibilità digitale non è una moda. È una necessità. E noi siamo pronti ad accompagnarti, con soluzioni su misura, concrete e subito operative.

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